La Coppa Carnia è sempre destinata a sollevare polemiche. L’anno passato il clou, con il rischio di ripetere la finale Ovarese-Cedarchis per errore tecnico arbitrale, mentre in questa stagione si è partiti in anticipo, con la mancata presenza della Pontebbana negli ottavi con il Real vista l’impossibilità di giocare in serata. Ora il nuovo capitolo riguarda i quarti: il Campagnola si chiede perchè, pur avendo vinto il suo girone ed essendosi piazzato meglio del Villa nel campionato 2010, debba giocare la partita in trasferta contro una squadra che oltretutto è stata ripescata fra le seconde. «Il tabellone è stato predisposto ad inizio stagione – dice il presidente della Figc Tolmezzo Emidio Zanier -. Quindi gli accoppiamenti erano chiari, così come chi debba giocare in casa, ovvero la vincente degli ottavi con numero dispari. Il campionato dell’anno prima non c’entra nulla». E poi c’è Mobilieri-Velox: ai gialloblù è stata data la possibilità di scegliere il campo “di casa” (Ravascletto) non essendoci a Sutrio l’impianto di illuminazione. Fino ad ora in queste situazioni c’era stata sempre l’inversione di campo (quindi si sarebbe dovuto giocare a Paularo), tanto che, ad esempio, ad inizio stagione il San Pietro aveva scelto di indicare come suo terreno di gioco di coppa il campo con i fari di San Nicolò di Comelico proprio per non dover sempre emigrare. «Ma il regolamento non dice che una squadra debba giocare sul suo campo – dice Zanier -. Quindi se ne viene proposto uno illuminato, va benissimo. Alcune società, infatti, mi hanno detto che preferiscono giocare in trasferta piuttosto che cercarsi un impianto». Altro tema, le sedi delle semifinali: dal Campagnola dicono che la loro richiesta di ospitarne una è sempre stata respinta. La motivazione: il “Goi” non dispone di tribuna coperta. La scelta del “Costantini”” di Trasaghis, anch’esso con spalti scoperti, è stata perciò digerita poco. «In realtà ho sempre parlato di tribuna preferibilmente coperta – afferma Zanier -. Abbiamo scelto Trasaghis perché dispone di una struttura rinnovata». L’altra semifinale si disputerà a Priuso (Ampezzo, inizialmente designato, non è disponibile), scelta rischiosa per una partita da 500 spettatori (pensiamo a Cedarchis-Real, possibile semifinale), anche perché in caso di pioggia raggiungere la tribuna diventa complicato. «Era giusto assegnare una partita importante in quella vallata – conclude Zanier -. E speriamo non piova…».
di Bruno TAVOSANIS
(dal Gazzettino del 5-7-2011)