Ero a Rigolato ad assistere a Rigolato – Paluzza. La partita è stata vinta per 3 a 1 dai nerazzurri di Moser e questo (classifica alla mano) ci può stare. Ma qui non voglio parlare della partita, ma di un fuoriclasse che la partita l’ha vissuta ai margini. Un fuoriclasse che nel breve volgere di un paio di ore ha nell’ordine: a) organizzato i preparativi prepartita per la sua squadra; b) accolto l’arbitro al suo arrivo in campo; c) consegnato la lista dei giocatori della sua squadra prima alla stampa e poi al direttore di gara; d) incitato la sua squadra a dare il meglio; e) è accorso in campo con spray e bende quando qualche giocatore della sua squadra ha patito infortuni; f) servito in tavola compagni e avversari nel rinfresco post partita. Sarà bene ricordare che questo fuoriclasse farebbe ancora un figurone in campo con qualsiasi squadra, anche di Prima categoria. Magari dico così perché in 30 anni che seguo il Carnico è, in assoluto, il giocatore più geniale che ho visto all’opera, quello che mi ha divertito di più, uno di quelli che davvero può cambiare il corso di una partita. Il mio preferito, insomma. Potrebbe essere ancora un protagonista, dicevo, ed invece è lì a servire la causa della squadra del suo paese d’origine, perché la classe non è acqua e perché valori tecnici e umani certe volte riescono a convivere nella stessa persona. La persona in questione è Gino Candido. Semplicemente un fuoriclasse.