Riprendiamo, dal sito della Moggese, alcune considerazioni di Francesco Brollo a margine dei provvedimenti disciplinari adottati a carico della Moggese dopo la partita col Cedarchis.
Uscita dal campo decimata (nel senso: in dieci) per l’espulsione (giusta) del proprio portiere Bazzetto che protestava per una violenta carica subita (e non punita) da parte di un attaccante avversario, ma entusiasta per aver eroicamente bloccato sul pari la capolista Cedarchis, la Moggese si trova ora penalizzata dalle decisioni del giudice sportivo che, per inciso, non è oggetto di queste considerazioni, visto che egli deve attenersi al referto dell’arbitro.
Ebbene, volendo in questa sede soprassedere ai 100 euro comminati alla società per “comportamento antiregolamentare dei propri sostenitori” e ai 20 giorni di inibizione al presidente per “reiterate proteste ed ingiurie proferite nei confronti dell’arbitro” – proteste dalle premesse evidentemente non del tutto insensate, se anche l’imparziale cronista del Gazzettino nella pagella del lunedì ha ritenuto di giudicare il direttore di gara con un 4,5 scrivendo testualmente che “Parte convinto, poi black out con l’episodio di Bazzetto e continua a sbagliare, spesso ai danni della Moggese” – mi soffermo sui 50 ulteriori euro di ammenda motivati, come recita il comunicato ufficiale n° 18 del 31 agosto 2011, dal fatto di “non aver provveduto a dotare lo spogliatoio del direttore di gara di acqua calda”.
Chi leggesse il comunicato, senza un inquadramento dei fatti, potrebbe avere la tentazione di assimilare tifosi e dirigenti della Moggese a una banda di barbari urlanti e cavernicoli privi di acqua calda.
Ci chiediamo, e mi chiedo, visto che domenica ero accompagnatore ufficiale e quindi interfaccia tra società e direttore di gara, come mai non ci abbia avvisato della mancanza di acqua calda nella doccia. Un guasto, un problema, può capitare e, se succede, è corretto che la società ponga rimedio e nel caso ne risponda, ma domenica (al pari di tutte le precedenti partite da aprile ad oggi) nessuno degli otre 22 atleti che hanno fatto la doccia si è lamentato della temperatura ed essendo quella dell’arbitro collegata al medesimo impianto che serve gli spogliatoi delle squadre (attinge infatti allo stesso circuito dell’acqua) ci pare improbabile, se non impossibile, che solo la sua acqua fosse fredda, a meno che non abbia confuso la manopola blu con la rossa…