Ci siamo, siamo vicinissimi: riecco il Carnico! Lo aspettiamo ogni anno, come si aspetta un vecchio amico. Lo aspettiamo e per ingannare l’attesa ci siamo parlati addosso per tutto l’inverno: il Cedarchis ha preso quello, il Cavazzo si è rinforzato, quest’anno la Seconda sarà durissima. Eccolo qui il “manuale di sopravvivenza” per l’inverno quando i campi, nella norma, spariscono sotto la neve oppure (è il caso di quest’anno) sono solo ingialliti perché la neve non è arrivata o, anzi, è arrivata così in ritardo che ha pure rotto le scatole (domandare a Sappada per conferme).
La gente parla, noi scriviamo: a volte di un sussurro facciamo uno strepito, di una voce un coro, perché tutto serve per mantenere vivo l’interesse. Si aspettano i calendari nemmeno fossero quelli delle modelle più sensuali … eppure si aspettano. E poi ancora parole: si dice, sembra che …, i primi risultati di Coppa Carnia che vengono spolpati fino all’osso da tutti noi pur di intravederci qualche indizio. Manca ancora poco, dai, teniamo duro. Quest’anno hanno scelto il primo maggio per cominciare. Che strano! Un calcio dilettantistico come il nostro che di più proprio non si può, invece di lasciare i lavoratori alle loro famiglie, sceglie proprio la festa dei lavoratori per iniziare. Forse è un segno dei tempi, tempi che suggerirebbero di dedicare un giorno ai disoccupati e non a chi un lavoro ce l’ha. Manca poco quindi e, allora, buon campionato al presidente della Delegazione di Tolmezzo Emidio Zanier, che forse nel bel mezzo della stagione lascerà l’incarico. Tante volte lo abbiamo criticato, non condividendone l’operato su alcune questioni, ma apprezziamo da sempre quello che ha fatto per questo movimento. Buon campionato ai suoi collaboratori, sempre sommersi da mille critiche per l’italianissimo vezzo di criticare chi fa. Buon campionato ai dirigenti di tutte le squadre che si danno da fare per le loro società, rimettendoci tempo e, perché no, certe volte anche qualche soldino. Buon campionato ai giocatori, attori protagonisti, gli unici in fondo che si divertono veramente. Buon campionato agli arbitri: tutti li critichiamo, ma avete mai pensato se non ci fossero loro? Accettiamone le decisioni, senza pensare che dietro ci siano chissà quali disegni o trame oscure. Proviamo a “trattarli” come i giocatori: se un giocatore sbaglia un rigore tutti a dire “biat, ce sfighe”, se sbaglia un arbitro a concedere un rigore come minimo è un “bastard”.
Buon campionato a mogli e morose sempre incazzate (ma sì, dai, passatemi il termine), sempre speranzose che questo sia l’ultimo, come se non sapessero che esiste anche un campionato amatori … Buon campionato alla gente dei chioschi, ai guardalinee, ai custodi dei campi e a tutti gli sponsor che cercano di dare una mano. Buon campionato ai miei colleghi giornalisti, che spesso si sentono dire “ma ce partide as tu iodut?”, come se l’opinione di chi lo dice fosse una verità assoluta. Buon campionato a tutti i lettori di “Gazzettino” e “Messaggero”, a tutti quelli che scrivono sul sito del Carnico: speriamo che quest’anno ci siano meno pseudonomi, perché si può essere graffianti, arguti e severi conservando l’educazione di un Loris Missana, per esempio. Buon campionato, insomma. Si ricomincia. Linea allo studio!
Avevo preparato questo articolo poche ore prima che anche mio padre prendesse la via del cielo. Ho deciso di pubblicarlo lo stesso, perchè se ho questo grande amore per il pallone il merito è tutto suo. I ricordi di figlio resteranno sempre dentro di me, ma sono sicuro che di mio padre esiste anche un ricordo pubblico e devo constatare (dagli attestati di affetto che mi arrivano) che è un ricordo bellissimo quello che hanno le persone che ha trovato nel cammino della vita. Ciao pà, buon campionato anche a te. Tu il tuo scudetto lo hai già vinto, perchè eri onesto ed avevi il cuore grande. Averti come padre è stato una fortuna ed un onore allo stesso tempo. Un bacio.