Quando qualche anno fa mi proposero di occuparmi di questo sito accettai molto volentieri. In Carnia c’era ancora Ia linea ISDN e vi assicuro che connettersi era davvero un’impresa, sempre con la speranza che non telefonasse nessuno, perché altrimenti, addio connessione! Eppure accettai di passare serate intere in attesa di avere la linea per inserire gli articoli nel sito, sempre con voglia, entusiasmo, passione. Poi anche tra i monti arrivò l’ADSL ed il lavoro migliorò notevolmente. Tanto che, un paio di anni fa, il proprietario del sito, ebbe l’idea di creare il blog. Accolsi con entusiasmo la prospettiva, perché ritenevo sommamente giusto il fatto che i lettori, gli sportivi, gli stessi dirigenti e giocatori potessero dire la loro. Mi sembrava un modo di crescere insieme, di condividere un bene (il campionato Carnico) che ritengo parte integrante della vita sociale e, perché no, culturale, di una zona, la nostra, più portata ai ricordi che ai progetti. E devo dire che nella maggior parte dei casi le cose vanno in questo senso. Anche se Bruno Tavosanis mi aveva messo in guardia su certi compartamenti che poi ho puntualmente riscontrato… Ho sempre accettato le critiche, se portate con educazione e rispetto al mio lavoro e a quello di persone come Renato, Bruno, Gianluca. Anzi, credo che siano proprio le critiche a far crescere. E’ chiaro che i complimenti e l’approvazione per ciò che si fa è sempre gratificante, ma se si vuole migliorare bisogna avere l’umiltà di saper accettare anche un’idea, una correzione e qualsiasi suggerimento. Il nostro lavoro può contenere inesattezze, riportare imprecisioni ed omissioni ed ogniqualvolta che qualcuno ce lo fa notare ha sempre ottenuto il nostro ringraziamento sincero. Ora, non posso credere che un gol dimenticato per mero errore possa scatenare tante polemiche. Polemiche che sono andate ben oltre il lavoro fatto più o meno bene, ma hanno investito addirittura la sfera personale e qualche lettera è stata addirittura non pubblicata perché offensiva. Tutto questo ha un senso? Mi piacerebbe che questo sito ospitasse discussioni di tattica, di gestione societaria, di simpatici scambi di battute, di polemiche costruttive. E invece è molto facile ricevere lamentele sugli arbitri, maltrattamenti da parte dei giornalisti, accuse di faziosità. E la maggior parte delle volte, i commenti di tutti questi signori (?) sono coperti dall’anonimato. Si è parlato di compensi, di banner, di cani che muovono la coda per nulla. Che tristezza! Mi dispiace per quei lettori che ci seguono apprezzando il nostro lavoro o criticandolo con educazione: i commenti di “signori colorati” e di anonimi codardi mancano di rispetto soprattutto a loro.