SPORT E SALUTE

Pubblichiamo alcune note di Stefano Dassiè, massaggiatore del Rapid ed esperto di sport, alimentazione  e comportamenti  su un argomento che riserva spesso discussioni e punti di vista diffrenti. La speranza è quella di stimolare un dibattito serio come la materia trattata.

“Una birra alla fine dell’allenamento è il miglior integratore che esista”. Quante volte abbiamo detto questa frase oppure l’abbiamo sentita? Per poter verificare se è una affermazione vera sono necessarie alcune considerazioni sull’impatto dell’alcol sulla prestazione sportiva e in generale sull’organismo umano. Tralascio tutto il discorso dell’abuso alcolico come fenomeno sociale e di aggregazione e come fenomeno di dipendenza non essendo qui il contesto e la sede adatta, limitando l’intervento alla mera attività sportiva.L’alcol (etanolo o più correttamente alcol etilico) è in grado direttamente di produrre alcuni effetti sul nostro organismo, che possono essere sintetizzati brevemente:
determina una variazione della percentuale di transferrina nel sangue alterandone la produzione a livello del fegato. Essendo questa proteina la responsabile del trasporto del ferro al sangue, e quindi direttamente al trasporto dell’ossigeno, si può comprendere che se vi sono squilibri si avrà una minore ossigenazione e quindi uno scadimento della prestazione fisica ed atletica per carenza di ossigeno;
determina un minor assorbimento di vitamina B12 e di folati che possono causare una anemia e quindi ulteriore minor trasporto di ossigeno a tutti i tessuti;
degradando, produce acetaldeide che è tossico per i mitocondri che sono le unità funzionali delle cellule deputati alla produzione di energia. Praticamente l’alcol compie un processo inverso a quello dell’allenamento:
sui muscoli agisce riducendo i livelli di testosterone e la sintesi delle proteine sino a 24 ore dopo il consumo. Ciò comporta una mancanza di sviluppo muscolare sia in massa che in sostituzione dopo l’attività fisica.
può causare gastriti.
può causare aritmie cardiache.
peggiora i riflessi, i tempi di reazione e la coordinazione motoria, ha solamente un effetto psicologico di benessere non reale
Un approfondimento merita l’effetto di disidratazione che l’alcol provoca. Una corretta idratazione prima, durante e dopo la pratica sportiva\allenamento, insieme alla normale idratazione durante la giornata, crea l’ambiente ideale per costruire massa muscolare, trasportare i nutrienti e liberarsi delle tossine. Se hai sete, potresti aver già perso il 1-2 % di peso corporeo con la disidratazione ed il tuo rendimento sceso anche del 20%. L’alcol può causare una perdita di fluidi corporei di un altro 3% in un periodo di 4 ore dopo l’assunzione, aumentando la disidratazione ed un altro 30% di prestazione persa.
È sin troppo facile comprendere ora che giungere in campo dopo una “notte brava” in cui si è ecceduto con l’uso di alcol ci pone a serio rischio di infortunio muscolare\articolare oltre che a non rendere agonisticamente parlando.
Tornando alla affermazione di partenza dell’uso di una birra fresca come integratore dopo l’attività: analizzandone puramente la composizione chimica, sebbene leggermente più calorica, con meno sodio e con più potassio, molti esperti concordano che l’assunzione moderata di una birra A STOMACO NON VUOTO alla fine dell’allenamento\partita possa sostituire i più comuni integratori di Sali. Anche se ad onor del vero consigliano le birre analcoliche.
Ciò non venga preso come un via libera all’assunzione di grosse quantità di birra per meglio integrare … ma teniamo presente che gli effetti dell’alcol sono dose dipendenti e pertanto più alcol = più danni!

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