Pronto, Rudi Coradazzi? Come stai?
«Insomma… Sono uscito da poche ore dall’ospedale e il dolore è forte. La gamba è ancora gonfia; del resto mi hanno fissato una vite ed un cerchiaggio attorno alla rotula, che era salita sulla coscia».
La diagnosi infatti è rottura della rotula del ginocchio destro. Quando sei stato operato?
«Giovedì pomeriggio e poi ha trascorso una nottata che non auguro e nessuno. Svanito l’effetto dell’anestesia il dolore era fortissimo e i medici non riuscivano a lenirlo».
Raccontaci cosa è accaduto nove giorni fa nella partita della tua Ovarese con il Trasaghis.
«Mi era portato in posizione laterale per battere una punizione. Ho preso la rincorsa e al momento dell’ultimo passo ho sentito uno «stek»; non so come, pur cadendo, sono riuscito a colpire il pallone».
Hai capito subito che si trattava di qualcosa di serio?
«Sì. Dolore a parte, provando a rialzarmi ho visto che c’era un buco sul ginocchio».
Qual è la prognosi stilata dai medici? Perchè qui si parla non solo di calcio ma anche di lavoro.
«Sono un muratore, quindi fino a quando non riuscirò a camminare con sufficiente sicurezza dovrò restare fermo. I medici parlano di due-tre mesi».
E il calcio? Giravano voci di uno stop di un anno e mezzo; in pratica rientro solo nel 2015.
«Fortunatamente le previsioni sono molto più ottimistiche. È chiaro che questa stagione si è conclusa, ma all’inizio della prossima ci sarò. C’è solo un piccolo dubbio riguardante i legamenti; fra un paio di mesi effettuerò una risonanza, ma i medici ritengono che al 90 per cento non ci siano problemi particolari».
I compagni e la società ti sono stati vicini?
«Assolutamente sì. Sono venuti tutti a trovarmi e li ringrazio di cuore. Lo stesso dicasi per giocatori, allenatori e dirigenti di altre società che mi hanno chiamato o inviato sms. Un grazie particolare lo rivolgo poi alla mia fidanzata Alessia e a Manuel Gonano, che domenica mi ha dedicato il suo gol».
Uno dei tre che hanno consentito all’Ovarese di vincere ad Illegio. Ti sei tenuto informato sull’andamento della partita?
«Certo, dall’ospedale ho ascoltato «A tutto Carnico» su Radio Studio Nord. Ovviamente il successo mi ha reso felice».
Una cosa è certa: per questo campionato ti sfuggirà il record di giocatore più ammonito…
«(sorride, ndr) Però quest’anno stavo facendo il bravo: solo cinque gialli e un’espulsione in coppa. Rispetto alle 13 ammonizioni del 2009 è un bel passo in avanti!».
Bruno TAVOSANIS (dal Gazzettino di oggi)