PRIMA CATEGORIA
Continua il duello al vertice tra Villa e Cedarchis. Il turno, sulla carta, era più favorevole al Villa, atteso da una trasferta morbida ad Illegio. Eppure il momentaneo pari dei neroverdi poteva incrinare certezze e morale dei ragazzi di Barburini. Nella ripresa, invece, la doppietta di Lencerotto ha garantito la vetta. Là dietro, però, il “Ceda” non molla, perché vince il derby del ponte molto più nettamente di quanto non dica lo striminzito finale: qualche errore degli attaccanti giallorossi e almeno tre super parate di De Giudici mantengono la sfida in equilibrio sino alla fine. A chiamarsi definitivamente dal discorso scudetto è il Cavazzo che perdendo a Sutrio si scuce lo scudetto dalle maglie. Nella lotta salvezza pericolosissimo scivolone interno del Trasaghis: il doppio impegno casalingo contro Velox ed Illegina (Ultima e penultima) è iniziato malissimo. Dei sei punti programmati (la classifica del resto lo autorizzava) tre sono già volati via e tutto sommato è andata bene che il campagnola, perdendo a Paluzza, sia rimasto in pratica a due lunghezze. A proposito del Paluzza, la vittoria contro i gemonesi dovrebbe essere il passaporto per la salvezza, perché ora i nerazzurri hanno ben sette squadre dietro di loro: tante, si può dormire sonni tranquillissimi. Bene anche la Pontebbana che tra il posticipo di Bordano e il deby con la Moggese incamera 6 punti importantissimi. Nell’unica partita senza immediati interessi di classifica l’Ovarese stende il Bordano e ora la squadra di Pittoni dovrà stare attenta, anche se il vantaggio sulla terzultima è importante.
SECONDA CATEGORIA
Niente festa allo “Zuliani”: la vittoria che serviva all’Arta per tornare in Prima la coglie l’Ancora, autentica bestia nera dei termali, usciti sconfitti sia all’andata che al ritorno contro i biancazzurri. La promozione, naturalmente, è solo rimandata, mentre il successo per la squadra di Beorchia, ha il sapore del sogno impossibile ma nemmeno tanto, perché l’Ancora avrà gli scontri diretti sia col Fusca (in casa) che col Sappada (in trasferta) e quindi qualche possibilità potrà giocarela. Come da pronostico il successo della Folgore sull’Amaro (retrocesso matematicamente) ed ora la squadra di Cicutti può guardare verso un futuro roseo essendo attesa da un calendario tutt’altro che terribile. Il Fusca (pur soffrendo come forse non era in preventivo) supera il San Pietro e sfrutta in pieno lo scivolone interno del Sappada, superato a domicilio dal Cercivento che con questa vittoria firma praticamente la sua salvezza. A proposito di salvezza, si mette male, come detto, per il San Pietro, così come per l’Ardita che non va oltre il pari interno con l’Audax. Tutto sommato da non disprezzare il punto colto dal Rapid in casa col Castello, perché i gemonesi, in fondo, si giocavano molte possibilità di rincorsa ad un adesso improbabile podio.
TERZA CATEGORIA
Anche qui c’è una festa rinviata: è quella de La Delizia che perde in casa della Val del Lago, dove le sarebbe bastato un pareggio per assecondare la matematica. Onore alla squadra di Fabio Picco che avendo già riposato ha un turno in più per provare ad arrivare in Seconda da prima in classifica. L’Edera, regolando il Malborghetto, mantiene sei punti di vantaggio sul Ravascletto, ovvero la squadra che, battendo il Comeglians nel derby, ancora non permette di esprimere verdetti ufficiali. Nelle altre partite, pareggi tra Lauco ed Ampezzo e tra Verzegnis e Timaucleulis e successo esterno del Tarvisio a Rigolato.