PRIMA CATEGORIA
Lo scudetto numero 9 del Cedarchis prende forma dopo 12 minuti, il tempo necessario a Moro per scucirlo dalle maglie viola del Cavazzo che ad Arta ha onorato l’impegno giocando una partita vera, esattamente come quella disputata dal rabberciato Real capace di tenere in scacco il Villa fino ad un quarto d’ora dalla fine. Bello il duello tra le due grandi protagoniste: ha vinto il “Ceda”, maggiormante abituato a gestire le situazioni di vertice. Straordinaria la crescita delle due squadre: i giallorossi hanno totalizzato 15 punti in più rispetto alla passata stagione (che chiusero al terzo posto). Mostruoso il cammino del Villa che dall’ottavo posto del 2012 arriva sino al secondo incamerando la bellezza di 32 punti in più!
In Seconda scendono Campagnola, Illegiana e Velox: storie e percorsi differenti ma un identico destino. Velox ed Illegiana avevano lasciato intuire che questa potesse essere una stagione difficile, mente il Campagnola, alle prese con una deciso e massiccio ringiovanimento dei ranghi, è affondata piano piano, vittima di una sterilità offensiva (penultimo attacco del campionato) rivelatasi decisiva.
SECONDA CATEGORIA
Tutto sommato, pronostici rispettati: l’Arta partiva tra le possibili promosse, la Folgore era la grande favorita ed il Fusca, in sede di previsioni, godeva di molti consensi. Quello che ha contraddistinto il cammino delle tre promosse è la regolarità: tutte e tre infatti hanno saputo gestire i momenti di difficoltà con grande sicurezza e se per termali e biancorossi la promozione non è stata quasi mai in discussione, per il Fusca il verdetto è arrivato solo negli ultimi 90’. Radina, Adami e Cescutti sono i giocatori simbolo delle tre squadre, ma è stato il grande lavoro dei tecnici Di Lena, Cicutti e De Sandre il valore aggiunto. Suggestiva la promozione del Fusca, in Prima per la prima volta nella sua storia.
Retrocedono San Pietro, Ardita ed Amaro che pagano qualche carenza di organico e gli episodi negativi che caratterizzano le stagioni no.
TERZA CATEGORIA
Val del Lago, La Delizia ed Edera chiudono in fila la loro stagione la graduatoria rispecchia fedelmente i valori espressi dal campo. La squadra di Alesso è partita forte e poi ha amministro la situazione con la forza di un collettivo perfetto negli automatismi ed esaltato dalle prodezze del giovane Ivano Picco. La Delizia non ha conosciuto momenti di flessioni particolarmente evidenti, mentre l’Edera ha appena rallentato per poi ripartire spedita. Particolare curioso, tutte e tre le promosse hanno perso solo due partite.