“W la fr…” , d’accordo, ma anche “W il Carnico”. Eh sì, perché, a memoria (ma saranno graditissime eventuali correzioni o precisazioni) Giacomo Matiz dovrebbe essere il primo calciatore del campionato carnico ad andare alle Olimpiadi. L’espressione colorita e goliardica di “Jack” al termine della gara ha fatto il giro del mondo grazie alla TV ed è stata successivamente amplificata poi dai social network. La frase ha avuto un successone, ma anche qualche critica. E perché? Se fosse una questione di stile, beh, “Jack” ha scelto quello … libero (il freestyle, appunto) che non tiene conto di protocolli e gesti ingessati. E poi, vivaddio, è un giovane ed un ‘espressione del genere gli appartiene per diritto generazionale. Del resto, un altro italiano all’estero (e decisamente con qualche anno di più …) con le sue battute sul sesso e le sue parti anatomiche ci ha fatto fare figure ben peggiori … Ma chissà in quanti si saranno chiesti a cose inneggiasse “Jack”, gli stessi magari che non sanno esattamente dove sia la Carnia … Beh, per chi non lo sapesse “la fr …” è una parte del corpo femminile, mentre la Carnia è una zona montana del Friuli. Anatomia e geografia della … zona, quindi, in un binomio che Giacomo ha sciorinato in mondovisione, con quel suo carattere estroverso e un po’ burlone che tutti gli riconoscono. Un carattere perfettamente in linea con una disciplina particolare, a sua volta assolutamente in linea col ventottenne di Timau. Giacomo, dopo l’esperienza olimpica (conclusa, ci dicono gli esperti, in maniera dignitosa), aspetterà che si sciolga la neve per sfilarsi gli scarponi e calzare le scarpe da calcio: le gobbe di Sochi lasceranno il posto alle zolle del “Mentil”, il campo dove il suo Timaucleulis proverà a rilanciarsi dopo qualche stagione non fortunata. E chissà se, alla fine della stagione, magari ai microfoni di Radio Studio Nord, intervistato per la promozione dei “caprioli”, Giacomo rispolvererà il suo “W la fr…” , anzi, dai, diciamolo integralmente: “W la frice”!