TARVISIO: E’ LA VOLTA BUONA?

Alessio Felaco, uno dei protagonisti del Tarvisio 2015.
Alessio Felaco, uno dei protagonisti del Tarvisio 2015.

Alla fine del girone di andata sono ben 8 le lunghezze di vantaggio sulla quarta, ma soprattutto c’è la sensazione che il Tarvisio sia davvero la squadra più forte della Terza. Per carità, sono ammessi scongiuri e qualsiasi altro tipo scaramanzia, diciamo così, touch … ma insomma iniziare a pensare che questo possa essere l’anno buono non ci sembra ipotesi poi così azzardata. Anche perché un pochino questa promozione la reclama la storia! Dalla retrocessione del 2005, infatti, il Tarvisio (fino a un paio di anni fa Nuova Tarvisio) non ha più rimesso piede in Seconda. La fusione col Mercato, seconda squadra cittadina, nel 2001, doveva rappresentare in qualche modo un rilancio in grande stile per il calcio della cittadina ed invece, le cose andarono nel senso opposto. Il fatto di essere diventata l’unica squadra del comprensorio comunale, sembrava poter far diventare quella tarvisiana la compagine di riferimento della zona, attirando anche giocatori da Malborghetto e Pontebba, le cui squadre, invece, negli stessi anni hanno ottenuto decisamente più successi. Puntare sui giovani, allora, sembrò l’unica via percorribile, ma in molti si chiedevano il perché nonostante le buonissime stagioni delle squadre delle giovanili, la prima squadra stentasse tanto. In realtà, i successi del settore giovanile finivano con la scuola. Una volta concluso il ciclo delle medie, infatti, i ragazzi erano costretti a spostarsi a Tolmezzo, Gemona e poi Udine o Trieste per l’università, finendo col perdersi in qualche modo. A Tarvisio esiste una realtà come il “Bachmann”, liceo per gli sport invernali, ma a studiare presso lo ski college sono soprattutto i ragazzi provenienti da fuori, che così hanno la possibilità di coniugare libri e sci senza doversi sobbarcare chilometri per gli allenamenti. Questo spiega perché a settori giovanili molto competitivi non fa seguito una continuità nella prima squadra. Quest’anno, però, le cose sembrerebbero cambiate: Luciano Princi (una specie di istituzione da queste parti) ha deciso di cambiare rotta: per anni ha lavorato nella società, facendo esercizi di puro equilibrismo, per trattenere gente che non ne voleva sapere di giocare, appianando difficoltà e problemi, diverbi e punti di vista diversi. Da quest’anno, invece Luciano ha invertito la marcia: non ha pregato nessuno per venire a giocare a Tarvisio, decidendo di fare più l’allenatore che lo psicologo. Ha parlato con alcuni bravi giocatori tarvisiani in giro per il Carnico, illustrando il suo progetto. “Stiamo cercando di fare le cose perbene – ha più o meno detto loro – motivando i giovani con più voglia di giocare, quelli in grado di garantire quell’impegno e quella serietà che troppe volte, in questi anni, sono venuti meno”. E così ecco Alessio e Domenico Felaco, Giulio Crea, Marco De Luca, Francesco Campisi, oltre naturalmente alla conferma di Marco Kandutsch, vero e proprio talento della squadra. E’ toccato a loro cambiare la mentalità di una squadra abituata alla sconfitta, quasi rassegnata ad uscire dal campo battuta. “Magari non si vince, ma proviamo a farlo” avranno detto negli spogliatoi questi marpioni, stimolando gli altri e facendo capire loro che le partite iniziano tutte da 0 a 0! Altro compito che Princi sta assolvendo al meglio è quello di motivare gli esclusi: una volta chi finiva un paio di volte in panchina se ne andava, Princi invece sta cercando di far sentire tutti coinvolti nel progetto, con l’aiuto del presidente Roberto Palmieri uno che capisce di calcio ma punta soprattutto a risolvere i problemi e a coordinare tutte le componenti che gravitano in qualche modo attorno alla squadra: organizzazione del settore giovanile, cura dei rapporti con i tifosi e gestione del chiosco del campo, fattore assolutamente da non trascurare. Le due ragazze che gestiscono il chiosco sono piene di idee ed iniziative ed anche la gente sembra apprezzare questo nuovo corso, se è vero che le presenze medie alle partite interne del Tarvisio si aggirano mediamente sulle 80 persone. Insomma, sembra tutto in regola per centrare uno dei tre posti che riportano in Seconda, da dove magari tentare il salto in Prima, ovvero quella che dovrebbero essere la sede naturale di una cittadina di quasi 5000 abitanti.

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