IL TRIONFO DELLA GEMONESE

La gioia negli spogliatoi

Davanti a più di 1200 spettatori, al comunale di Manzano, la Gemonese (unica formazione imbattuta del girone di Eccellenza) conquista la sua prima storica Coppa Italia superando il Cjarlins Muzane per 1-0 con il decisivo rigore di Tocchetto al 35’ della ripresa. Per i giallorossi di mister Pittilino una Coppa Italia esaltante (nessuna rete incassata nelle quattro partite disputate: Lignano-Gemonese 0-1,Gemonese-Lignano 2-0, Gemonese-Tricesimo 4-0, Vesna-Gemonese 0-1, Cjarlins Muzane-Gemonese 0-1) giustificata da una super difesa che ha potuto giovarsi di un Persello vero orchestratore, un centrocampo votato al sacrificio con ispiratore Kalin (assente nella finale) ed un reparto offensivo affidato al duo Tocchetto-Nardi. Oltre all’esperienza dei già citati giocatori, la formazione ha potuto contare sull’apporto di un parco giovani di indubbia qualità ed è forse questa la vera forza dei giallorossi rispetto agli avversari ed è una ulteriore conferma della validità di tutto il suo settore giovanile. Un successo che viene a premiare 18 anni di sacrifici come tiene a sottolineare un raggiante e commosso presidente Pino Pretto: “ Sin dai tempi del Campionato Carnico (quando era presidente de Il Castello, ndr) la conquista della Coppa è sempre stato un traguardo a cui ci tenevo molto e ricordo la delusione dopo aver perso una semifinale in casa del Cavazzo, quindi aver portato a casa un trofeo così significativo è stata impresa davvero eccezionale in quanto frutto di una gara molto accorta tatticamente e vinta a poco dal triplice fischio. Nonostante la concomitante festa del “Tallero”, a Manzano – continua Pretto – a seguire la squadra c’erano tantissimi gemonesi e la vittoria è anche una loro conquista”.

Il presidente Pretto con il trofeo nel …suo letto.

Un suo grande merito, presidente, è stato quello di confermare l’allenatore Pittilino, quando all’inizio della sua avventura a Gemona, i risultati non glie erano propriamente favorevoli.

“ La scelta di chiamare Pittilino sulla panchina della Gemonese è stata

una decisione molto ponderata da parte di tutto il direttivo – ammette

Pretto – ma giunta con cognizione di causa e l’avergli sempre confermato la nostra illimitata fiducia alla lunga ci ha fatto capire che è stata una mossa vincente”.

Alla luce di quanto sinora fatto, qual è il futuro della Gemonese ?

“Piedi ben saldi a terra – chiude Pretto – e al bando qualsiasi volo pindarico ma una realistica analisi delle realtà che ci porta a ribadire che il nostro campionato di competenza resta l’Eccellenza”.

Amico Pino, ancora complimenti!

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