La notizia era nell’aria, ma ora è ufficiale: non ci sarà più l’obbligo del patentino per allenare le squadre del campionato Carnico. La decisione è stata presa dalla FIGC per quanto riguarda il campionato di Terza Categoria, della quale fa parte il nostro campionato, nella totalità di tutti e 3 i gironi. Tale decisione, naturalmente, ha ottenuto consensi ma anche qualche critica. Le approvazioni riguardano soprattutto l’aspetto puramente economico: in un momento di forte crisi economica, affidarsi magari ad un ex giocatore del paese o della zona significa risparmiare qualche soldino in tema di rimborsi spese, anche perché stiamo parlando di dilettantismo allo stato puro. Chi invece ha dovuto sostenere costi per seguire corsi tecnici e successivi aggiornamenti si sente in qualche modo penalizzato e di fatto il concetto ha una sua logica. L’obbligo, in vigore nelle scorse stagioni, in realtà era facilmente aggirabile: bastava tesserare un tecnico “patentato”, scriverlo a referto come allenatore, demandando all’accompagnatore ufficiale il compito di dirigere la squadra (si pensi alle panchine del Cedarchis o del Paluzza, per fare un esempio).
Aldilà di polemiche o prese di posizione, la decisione ci sembra saggia e ancor di più lo sarebbe se prevedesse, quello sì, l’obbligo del patentino per i tecnici del settore giovanile.