GRAZIE DI TUTTO, STEFANO!

Pubblichiamo quanto la dirigenza dei Mobilieri ha voluto inviarci per l’addio al calcio giocato di Stefano Roi. Cosa dire? Grazie Stefano, peccato che tu debba mollare così presto. Hai portato nel Carnico capacità, grinta e tanta simpatia, Adesso ti aspetta una partita complicata, contro una malattia subdola ma non invincibile; ma conoscendoti sappiamo che saprai contrastarla in tackle e ripartire palla al piede. Noi tutti facciamo il tifo per te. Un abbraccio.

Sabato 20 dalle ore 14.00 Stefano Roi (Le Roi) – suo malgrado – dà l’addio al calcio giocato.
Per i festeggiamenti, e per dare il giusto tributo a quello che è stato indiscutibilmente uno dei più forti giocatori che la storia del Carnico abbia conosciuto, è stato organizzato un torneo a tre con Mobilieri, Amatori Tillys Pub ed una Rappresentativa composta dagli Amici di Stefano.
Dopo le giovanili con Ovarese, Udinese e Tolmezzo c’è il passaggio pressoché immediato con la prima squadra dove diventa un punto di riferimento fisso. Quindi la decisione di provare l’esperienza nel calcio estivo e, per una serie di contatti e conoscenze dirette, l’arrivo a Sutrio dove evidentemente si instaura un rapporto di reciproca simpatia. Dopo 4 stagioni – per impegni familiari – c’è il ritorno nell’invernale a Venzone e, proprio quando aveva deciso di rientrare nella massima serie a Tolmezzo, durante la preparazione ecco i primi sintomi di malessere. A quei livelli l’allenamento è talmente importante che immediatamente capisce che è meglio rimandare il rientro e, per non stare fermo tutto l’anno, rincasa a Sutrio dando un tangibile apporto per la conquista della Coppa Carnia con la maglia giallo blu. Ma evidentemente per uno che è abituato a scorrazzare in lungo e in largo per il campo, recuperare una miriade di palloni e poi, a testa alta, impostare per i compagni, il dover centellinare le forze per poter fare quanti più minuti possibile è un sacrificio troppo grande. Meglio ripiegare nel campionato amatoriale e, guarda caso, Sutrio lo aspetta a braccia aperte. Non sarà forse la stessa cosa ma al chiosco le interminabili partite a carte e poi, a casa, le sfide con Giulia alla play contribuiranno senz’altro a rendere meno amaro il distacco dall’attività agonistica.
Ora caro Stefano anche la scienza avrà bisogno del tuo aiuto per vincere la partita. La tua tenacia, caparbietà, ostinazione sarà indispensabile sapendo oltretutto che potrai sempre contare sul numeroso pubblico pronto ad incitarti e ad applaudirti ad ogni tua giocata. Mandi Le Roi.

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